Club Spaventa Passere

giovedì, novembre 15

Un minuto di silenzio


Viviamo nella cultura del “minuto di silenzio“: il divieto di produrre suoni inteso come privazione ultima, da concedersi solo in dosi centellinate per espiare traumi collettivi e poi tornare a farci i cazzi nostri, collettivi e non.

Credo che sia una cultura superficiale, idiota e triste. Il silenzio è troppo prezioso per essere dato in pasto alla generazione di mariadefilippi: lasciatelo a noi chitarristi.

Ne faremo sicuramente miglior uso.

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