Club Spaventa Passere

giovedì, gennaio 24

Roland

La luna è lì,
piena ed alta nel cielo, come un buco di pallottola su di un grande foglio nero, nascosta dietro a minacciose nuvole grigie, come dietro a vecchie tendine di una finestra rimasta in balia del vento. La strada invece è buia e sconosciuta, ma poco sembra importargli quella sera.

Il suo animo è inquieto e il passo è sicuro, deciso, ma non frettoloso; i suoi occhi sembrano guardare oltre i palazzi, oltre il cemento e le strade; quasi a sporgersi dopo l'orizzonte, e poi in avanti ed oltre ancora.

Camminava senza meta e ad ogni angolo, sceglieva la direzione più desolata, per evitare sguardi e pregiudizi che di solito si raccolgono facilmente per strada a quell'ora.

Appena dietro di lui, a qualche passo dalla sua andatura, lo seguivano strisciando sull'asfalto tutte le sue paure e i suoi desideri; come zavorra invisibile era legata indissolubilmente alla sua caviglia da tante linee sottili che nessuno potesse tagliare. Quella sera non c'era spazio per loro nella sua mente; ma erano pronte ad aggredirlo nuovamente alla prima occasione.

Per questo motivo, sentiva di dover camminare e non fermarsi; incoraggiato anche della musica che lo travolgeva come una piena e lo spingeva con forza; oltre.
La musica era la sola cosa rimasta a farle compagnia, la luna oramai non era più in cielo ...

Ma da quanto tempo camminava? E soprattutto, dove diavolo si trovava?
Era difficile stabilirlo con certezza, ma la cosa non gli importava affatto; si intuiva che era lontano di casa, molto lontano; fuori città e che probabilmente era abbastanza tardi da dover rimpiangere il letto.

Ma fu proprio quando, per un attimo si fermò e pensò di cercare la strada verso casa, che le sue paure e i suoi desideri lo aggredirono e gli riempirono la testa di interrogativi e false speranze.

Proprio in quel momento, iniziò a piovere pesantemente.

Fu allora che il ragazzo capì che l'unica cosa che potesse fare, è lasciare lì le sue paure e false speranze, e continuare a camminare, senza fermarsi; ma in direzione opposta...

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